GRAMMATICA

Lettura degli esempi dei capitoli MORFOLOGIA e SINTASSI:
griko / grecanico {grafia greca=traduzione}
to prama {τό πρᾶμα=la cosa}

Morfologia: Parti invariabili del discorso

Suffissi

Gli idiomi greci del Sud Italia e specialmente gli idiomi calabresi si distinguono per la ricchezza di suffissi produttivi. Molti di questi fanno seguito a quegli antichi, altri fanno parte dell'eredità degli anni ellenistici e più recenti, e qualcheduno proviene da prestiti latini e italiani.

Gli antichi significati sono conservati salvo poche eccezioni. I suffissi diminutivi ‑idi(on) {‑ίδι(ον)}, ‑ì(on) {‑ί(ον)} ecc. già negli anni ellenistici1 persero il loro significato diminutivo e si sono immedesimati semanticamente con il prototipo, come: khiridi {χοιρίδι=χοῖρος=maiale}, savridi {σαυρίδι=σαύρα=lucertola}, melissi {μελίσ‑σι=μέλισσα=ape} ecc. (Calabria), mentre di altri sostantivi i cui diminutivi sono di uso comune in neogreco, (κεφάλι, χέρι, πόδι, σκυλλὶ, ἁλάτι, φεγγάρι, ... ecc.), negli idiomi del Sud Italia si usano comunemente i prototipi: cefalì {κ̍εφαλὴ=testa} (Calabria), ciofali {κ̍ιοφάλη=testa} (Puglia) khera {χέρα=mano} (Puglia), poda {πόdα=πόδας=piede} (Puglia), ssciddho {σ̌‑σ̌ύḍ‑ḍο=cane} (Calabria), ala {ἅλα=ἅλας=sale} (Puglia, Calabria), fengo ‑o {φένgο ‑ὁ=luna} (Puglia).

Suffissi greci accrescitivi non ce ne sono più. Sono stati sostituiti con suffissi italiani, come: ĝadaruni {γαδαρούνη=grande asino} (Calabria) dall'italiano "asinone", jinekuna {γυναικούνα=donna grande} (Calabria), dall'italiano "donnona".

I suffissi con significato spregiativo sono anche dei prestiti italiani: jinekatsa {γυναικάτσα=donna spregevole} (Puglia) dall'italiano "donnaccia", asscimardo {ἀσ̌‑σ̌ημάρdο=molto brutto} (Puglia) dall'italiano "vecchiardo".